A quasi 100 anni dal primo convegno italiano sul paesaggio (Capri, luglio 1922) – cui intervenne, tra gli altri, il padre del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti – si è svolto a San Severo il Festival delle Culture del Paesaggio (dal 27 al 29 maggio), ispirato dalle terre del Tavoliere delle Puglie. Un cartellone sul filo rosso della poesia, dell’arte, dell’ecologia integrale: è stato punto d’incontro per scrittori, poeti, fumettisti, pittori, fotografi, architetti, tecnici, studiosi, analisti, giornalisti. Un omaggio del Festival alla “La terra desolata” di T.S. Eliot, che compie cent’anni. All’opera sulla sterilità della vita contemporanea e inno alla pace, a uno dei capolavori della letteratura del Novecento, è stato dedicato l’happening poetico guidato dall’ideatore del festival, Davide Rondoni.
L’omaggio al grande fumettista Andrea Pazienza, sanseverese di adozione, al suo amore per questa terra e per il sud. E il focus sul nuovo fumetto garganico con la graphic novel “Gli assediati”(Ed. DB) di Stefano Nardella e Vincenzo Bizzarri arrivato in Italia dopo il grande successo in Francia e Belgio. A Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi, che nel 1999 aveva promosso la Conferenza Nazionale del Paesaggio in veste di Ministro dei Beni Culturali, è stato conferito il “Premio speciale del Paesaggio Mosaico di San Severo”.
Un viaggio nel paesaggio con le arti visive: la pittrice e fotografa Judith Lange ha presentato “San Severo, frammenti di città”, nei suoi scatti il ritratto urbano che allarga lo sguardo ai campi, le cave, i poderi, il mare. Opere su carta prive di elementi naturalistici quelle che Sergio Pallone ha proposto nella sua mostra “Presenze nel paesaggio”.
«Molto spazio è stato dedicato alla poesia grazie anche al contributo al programma del poeta sanseverese Enrico Fraccacreta con un nutrito gruppo di poeti italiani che hanno forti legami con il tema del paesaggio» ha spiegato il poeta e scrittore Davide Rondoni, ideatore della rassegna «C’è stato poi l’omaggio sentito e doveroso ad Andrea Pazienza con la presenza di due giovani e talentuosi fumettisti rappresentanti del nuovo fumetto garganico che hanno pubblicato prima in Francia e poi in Italia un loro fumetto dedicato a queste terre. Il festival è stato una messa in scena e una messa in pratica del problema della integralità ecologica che nel paesaggio trova la sua verifica».
Il Festival delle Culture del paesaggio è stato un luogo di incontri, un happening in cui scrittori, poeti, fumettisti, pittori, fotografi, architetti, docenti ed esperti, studiosi, analisti, giornalisti hanno dato un contributo alla definizione e alla pratica di una nuova idea di paesaggio come strumento di costruzione di una comunità nuova in nome dell’ecologia integrale, che tiene conto anche della dimensione sociale, che integri la giustizia nelle discussioni ambientali, che ascolti l’emergenza della crisi ecologica quanto quella delle disuguaglianze e povertà.